Strange World – Un mondo misterioso ~ Streaming and Pajamas

.: TRAMA :.

I Clade sono una leggendaria famiglia di esploratori le cui differenze minacciano di portare al fallimento la loro ultima e cruciale missione, in un territorio inesplorato e particolarmente infido.

.: IL NOSTRO GIUDIZIO :.

Cosa succede quando la mania di fare un film politically correct prende il sopravvento sul resto?
Strange World – Un mondo misterioso è un film con tanti buoni spunti di riflessione e le carte in regola per diventare un bel film, ma i pregi di questa produzione si confondono fino a sparire in una trama che non segue una narrazione, quanto la necessità di fare a tutti i costi un film inclusivo, ambientalista e con una morale già proposta in altre pellicole come, per esempio, Raya e l’ultimo drago.
I temi affrontati dal film sono diversi e affatto delineati e questo, considerato il target molto giovane a cui la pellicola è diretta, è un grosso difetto. Lo stesso problema affligge i personaggi che se da una parte sono l’inclusività fatta a persona (persino il cane ha una malformazione fisica), dall’altra ripetono un copione già visto che stride un po’ con il messaggio di tolleranza e inclusione gridato dal film.
Ma andiamo per ordine.
Searcher Clade è il figlio del leggendario Jaeger Clade: un esploratore scomparso nel corso della sua ultima avventura. A differenza del padre, una sorta di Indiana Jones con il fisico di Bud Spencer, Searcher preferisce studiare ed osservare le piante e nella fattoria che gestisce insieme alla moglie, Meridian, cerca di trasmettere la sua passione anche al figlio Ethan che, tuttavia, non sembra così propenso a seguire le orme del padre e sogna di vivere un’avventura.
Fin qui niente di nuovo, anzi, la trama sembra ripercorrere, scevra di canzoncine, il copione di quasi tutti i classici di animazione Disney.
In seguito ad un problema emerso con il Pando (una pianta le cui bacche danno energia a qualsiasi cosa dalla macchina del caffé ai dirigibili), Searcher e la sua famiglia vengono catapultati in un’avventura che li porterà non solo molto lontani dalla fattoria, ma anche a scoprire una verità che cambierà per sempre le loro vite e quelle della loro comunità.
A questo punto, proprio quando la trama sembra sul punto di decollare e trasformarsi in una storia degna di Jules Verne, cominciano i problemi. Infatti, se da una parte tutti i personaggi si dimostrano molto aperti mentalmente al punto che nessuno, nemmeno il nonno (un uomo tutto d’un pezzo che corrisponde alla definizione di virilità così come riportata nelle enciclopedie degli anni 20), ha nulla da ridire sull’omosessualità esplicita di Ethan, basta aspettare pochi minuti perché padre e nonno carichino sulle spalle del giovane le loro aspettative aspettandosi che segua a menadito le orme del nonno o del padre in modo da renderli fieri e soddisfatti.
Considerando che il film si apre con una di quelle situazioni in cui due persone discutono di una cosa usandola come allegoria per una terza, viene spontaneo chiedersi se, in realtà, il clima di accettazione del film non sia più una questione di facciata e tale sospetto viene confermato quando Meridian, l’unico personaggio a desiderare fin dall’inizio la piena realizzazione del figlio Ethan, invita il figlio a “seguire il proprio cuore”.
Man mano che ci si avvicina al climax, viene introdotto il secondo, e principale, tema del film: l’ambiente.
Searcher e la sua famiglia scopriranno infatti quale sia la vera natura di Avalonia (il mondo steampunk in cui abitano) e dovranno prendere decisioni difficili e coraggiose per scongiurare la fine del loro mondo.
La seconda parte del film si può quindi riassumere in “there’s not planet B” (= non c’è un pianeta B) e, se da una parte è giusto ricordare agli spettatori l’importanza di prendersi cura del nostro pianeta adoperando scelte che rispettino l’ambiente e la biodiversità, dall’altro il film manda un messaggio sbagliato dichiarando che, se una cosa nuoce al pianeta, va per forza eliminata: estirpata alla radice.
Lo ribadisco ancora una volta: prendersi cura del pianeta e optare per soluzioni più ecologiche e responsabili è giusto, ma, come nel caso della plastica, l’eliminazione totale di un problema non è sempre la cosa giusta da fare ed è importante prendere in considerazioni strade che, per esempio, contemplino l’utilizzo di certi materiali in maniera meno massiccia in modo da permettere, nel mentre, di studiare delle alternative.
Il film, invece, risolve il problema con un aut aut e la cosa ridicola è che, nonostante il grande impatto che le scelte di Searcher&Co. avranno, le cose per Avalonia non cambiano di una virgola e, nelle sequenze conclusive del film, si vede la comunità allegra e sorridende mentre accende a festa la città senza spiegare agli spettatori come o dove abbiano risolto il problema della crisi energetica.

In conclusione per me il film non raggiunge la sufficienza e merita un misero 4.5/10.
Dal punto di vista visivo il lavoro è pregevole e alcune trovate sono davvero interessanti, anche se non brillano per originalità.
Per il resto, il film fa acqua da tutte le parti a cominciare da i nomi dei protagonisti, che sembrano essere stati scelti da uno scrittore di romanzi young adult di infima qualità, passando da un worldbuilding appena abbozzato che lascia molti interrogativi aperti, per finire con le criticità già elencate che affossano una pellicola il cui potenziale è stato desviluppato e sacrificato in nome di tematiche che gridano novità, ma che, se si guarda agli ultimi lavori Disney, erano già state affrontate in Raya e l’ultimo drago e in Onward, oltre la magia (primo vero film d’animazione Disney con un personaggio omosessuale)

*Jo


Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: