.: SINOSSI :.
Lilian è stata bandita dal suo mondo, si è macchiata di una colpa enorme di cui porta il peso da secoli. Ma cosa può aver desiderato la fata più conosciuta della storia, la Fata Madrina di Cenerentola? La stessa Cenerentola il cui destino è già stato deciso dalle Anziane? Solo un’azione compiuta in nome dell’Amore romperà l’incantesimo che la tiene legata alla Terra. E Lilian lotterà, sospesa tra due mondi, per espiare la sua colpa. Ma le fate esistono realmente? La fiaba oscura di Cenerentola che nessuno vi ha mai raccontato.
.: IL NOSTRO GIUDIZIO :.
Che si tratti della versione dei fratelli Grimm o di quella di Walt Disney, tutti conoscono la favola di Cenerentola. La sua iconica scarpetta e il delizioso abito turchese sono ormai entrati a far parte dell’immaginario collettivo di tutti i bambini e le bambine che sognano storie da fiaba.
Approcciandosi al retelling Cenerentola di Carolyn Turgeon, però, il lettore non deve farsi trarre in inganno: la storia che si appresta a leggere è molto più bizzarra.
Cenerentola è, a dire il vero, molto più di un semplice retelling dell’omonima fiaba: è un romanzo che colpisce dritto al cuore e costringe il lettore a interrogarsi anche su se stesso e sulla propria realtà. Protagonista di questa fiaba è Lilian, la fata madrina, esiliata sulla terra dopo che ha fallito nel suo compito: portare Cenerentola al ballo. Quella che però si nasconde sotto la superficie è una storia complicata fatta di invidia, odio e ossessione che allontana un po’ il romanzo dal retelling e, soprattutto dopo aver letto il finale, lo rende un romanzo adatto a chi ama storie introspettive con qualche tinta fosca.
Il finale è, forse, la parte migliore del romanzo: il libro di per sé è carino sebbene non sia una lettura che tiene incollati alle pagine, ma con un finale simile, che mi verrebbe da definire semplicemente sorprendente, diventa favoloso. Rileggere il romanzo alla luce del finale è stata una bellissima esperienza che, sinceramente, consiglio a tutti coloro che vogliono approcciarsi alla lettura di Cenerentola.
Lo stile di scrittura è piuttosto semplice: le descrizioni, sebbene non eccessivamente elaborate, permettono al lettore di viaggiare con la fantasia e immaginare i luoghi, soprattutto quelli più incantati come il regno delle fate, di cui Turgeon scrive. I dialoghi sono, forse, il punto forte della scrittura: presentano una struttura buona, che non annoia e non sembra artificiosa.
Il narratore è Lilian, che si presenta come fata diventata umana e invecchiata nel mondo dei mortali, ed è proprio lei a raccontare al lettore la sua storia: la narrazione si svolge in due luoghi e momenti differenti, una parte è ambientata nel regno delle fate e in quello di Cenerentola, mentre l’altra è ambientata nella New York di oggi. Il lettore è accompagnato da una serie di indizi e stranezze per tutto il romanzo: mano a mano che la trama si infittisce e i nodi vengono sciolti la conclusione si può intuire, anche se mai davvero immaginare fino a quando l’autrice non la esplicita.
Credo che il romanzo, per struttura e soprattutto innovazione, mediti una votazione molto positiva: 9/10. Ho apprezzato in particolare modo, oltre che il finale, la caratterizzazione delle fate e la descrizione del mondo fatato. Sebbene Turgeon non scenda nei dettagli, le sue fate somigliano molto a quelle del folklore: sono dispettose, irriverenti e simpaticissime. Una chicca per chi è stufo delle solite tenere fatine!
Vorrei sottolineare una cosa: a discapito di quanto si possa pensare leggendo il titolo del romanzo, non si tratta di un libro che parla d’amore. Questo non vuol dire che l’amore non abbia un posto all’interno della narrazione, tuttavia non si tratta di un posto di primaria importanza: il sentimento che colora maggiormente le pagine di questo romanzo è quello dell’invidia. A chi consiglio, quindi, questo libro? Più che a chi desidera leggere un retelling di Cenerentola, lo consiglio a chi ama le storie introspettive in cui realtà e fantasia si mescolano completamente.
Ringrazio la casa editrice per la copia gratuita e vi ricordo che il libro esce il 21 settembre!
*Volpe
Rispondi