L’Altra metà delle fiabe

.: SINOSSI :.

Quali sono le origini delle fiabe che abbiamo ascoltato da bambini mentre, sognando ad occhi aperti, fantasticavamo di principi, scarpette di cristallo e gatti parlanti dai poteri magici?

In quest’opera si mettono a confronto tre fiabe di Perrault (CenerentolaLa bella addormentatanel bosco e Il gatto con gli stivali) con le loro controparti italiane, quelle di Gianbattista Basile, tratte da Lo cunto de li cunti

Per scoprire che anche le fiabe in realtà nascondono il loro “lato oscuro”.

.: IL NOSTRO GIUDIZIO :.

La raccolta di racconti “l’altra metà delle fiabe” è stata creata con l’intento di portare ai lettori un confronto tra le fiabe così come noi le conosciamo, ossia nella loro versione edulcorata scritta da Perrault, e la loro versione originale che, a detta della curatrice, è molto più spaventosa e oscura.
Purtroppo le aspettative non sono per nulla soddisfatte: fatto salvo per “la bella addormentata nel bosco” in cui la versione di Giambattista Basile è davvero caratterizzata da aspetti un po’ più macabri e disturbanti, “il gatto con gli stivali” e “cenerentola” presentano differenze così minime da lasciare i lettori praticamente indifferenti.

Si tratta di una raccolta che si legge molto in fretta, io l’ho terminata in meno di un paio d’ore durante un viaggio in treno. Il suo pregio più grande, e forse unico, è quello di rendere fruibile ai lettori più appassionati la versione delle fiabe di Basile che raramente si trova in commercio.
Purtroppo ad aver fallito, in questo caso, è proprio la selezione delle storie: ad esempio si sarebbero potute mettere a confronto le diverse versioni de “La sirenetta” oppure usare la “Cenerentola” dei fratelli Grimm che, a differenza di quelle scelte, presentano differenze sostanziali.

La stessa introduzione, pochissime pagine in cui vengono date informazioni scarne non sempre complete, purtroppo, non è delle migliori, soprattutto considerando lo standard della Casa Editrice che normalmente pubblica libri in cui l’introduzione è un breve ma completo saggio sull’argomento trattato. Avrei apprezzato di più un confronto diretto e, magari, commentato delle diverse versioni delle fiabe mentre in questo caso il lettore è lasciato a se stesso e finisce con l’annoiarsi’: una delle cose peggiori che può capitare con un libro.
A conquistate è sicuramente la cura per la grafica: copertina e immagini presenti all’interno della raccolta sono bellissime e il volume figura benissimo all’interno della libreria.

Non riesco a giudicare troppo positivamente la raccolta: il lavoro svolto poteva essere fatto molto meglio. La mia delusione deriva dal fatto che il libro promette cose che poi non riesce a mantenere perché le fiabe scelte non sono così scabrose come vengono tratteggiate. In sostanza, non riesco a dare alla raccolta più di un 5/10: sicuramente è valida per chi non ha accesso o non conosce le storie originali ma per chi ha più dimestichezza con essere è una lettura che non aggiunge niente di nuovo.

*Volpe

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