Chi di noi non ha mai inventato qualche scusa per saltare un aperitivo o evitare di uscire la sera? Noi lettori, in particolare, siamo famosi per il nostro repertorio di scuse, che accappiamo ogniqualvolta qualcuno tenti di distrarci dalla nostra lettura in corso per trascinarci chissà dove.
Ma cosa succede quando ci dicono di stare a casa?
Gli imperativi categorici non piacciono a nessuno, ma in questo momento è richiesto a tutti uno sforzo che, se vissuto nel modo giusto, può trasformarsi in un’occasione preziosa e irripetibile.
“Lupi solitari” in quarantena.
Ammettiamolo, che il governo imponesse a amici, parenti e conoscenti di starvi alla larga era il vostro desiderio segreto: ma una cosa è sognare e un’altra è la realtà e anche i lupi solitari hanno, alla lunga, bisogno del branco.
Il tempo, quando si è da soli, rallenta in maniera insopportabile e, senza una giusta valvola di sfogo, l’esaurimento è in agguato dietro l’angolo.
L’isolamento può, tuttavia, anche essere un momento proficuo non che rappresentare l’occasione per riprendere contatto con se stessi e con il proprio mondo interiore: e quale miglior modo della scrittura per tener traccia e memoria di questi giorni? Tenere un diario è un ottimo modo per distrarsi e per scandire il passare dei giorni, è inoltre un valido esercizio di scrittura e di narrazione che, in certi casi, può trasformarsi in qualcosa di più di un semplice resoconto e diventare un racconto organico ed avvincente.
Ma se con carta penna non avete dimestichezza, e il panico della pagina bianca è un incubo che avete relegato tra i ricordi del liceo, allora queste settimane diventeranno l’occasione giusta per portare a termine le numerose letture che, per un motivo o per un altro, avete abbandonato finendo per dimenticare libri un po’ ovunque tra la camera da letto e il soggiorno.
I lettori più disciplinati, che comprano un nuovo libro solo dopo aver finito quello che stanno leggendo, con tutto questo tempo a disposizione avranno già finito la loro scorta di letture e quale incubo peggiore di essere rimasti “senza nulla da leggere?”.
A questi divoratori di pagine e storie farà certamente piacere sapere che bookatore online come la Mondadori, hanno deciso di regalare le spese di spedizione e hanno attivato la possibilità di pagare (con una piccola commissione) in contanti alla consegna evitando così di dover ricaricare la carta di credito, ed allargando il servizio anche a chi non fosse abilitato al pagamento elettronico.
Qualche consiglio di lettura…
Il sognatore, Laini Taylor, per chi ama il genere Fantasy;
Il lupo della steppa, di Hermann Hesse, per chi vuole farsi coinvolgere da idee e valori;
Coraggio!, Gabriele Romagnoli, per chi vuole una lettura a stampo giornalistico;
Metro 2033, Dimitry Glukhovsky, per chi anche in questo momento non può rinunciare né all’avventure né alla distopia.
Due cuori e…
Per chi vive all’insegna del motto “due cuori e una capanna” questi giorni non sono poi così drammatici: l’isolamento e l’impossibilità di muoversi, infatti, permettono di ritrovare l’intimità e la complicità che durante le settimane lavorative vengono soffocate dagli impegni, le scadenze e le preoccupazioni.
Questo è il momento di sognare e mettere su carta i vostri progetti: iniziare a pensare ad una vacanza, o scrivere una lista di tutte le cose che vi piacerebbe fare o vedere dopo questo periodo di quarantena.
Ma se viaggiare per il mondo non è tra le vostre aspirazioni, potrete sempre dedicarvi ad un viaggio tra i ricordi e iniziare a scrivere la storia del vostro amore: dall’innamoramento in poi.
Anche chi sta vivendo un amore come quello di Piramo e Tisbe (separati da un muro che gli impediva di vedersi n.d.r), può comunque dedicare questo tempo alla propria dolce metà condividendo, per esempio, qualche bella lettura al telefono o, perché no, rispolverando quell’antica e romantica abitudine dello scambio epistolare.
Lettere e pensieri romantici: uno per ogni giorno che passerete lontani e senza potervi vedere ed abbracciare (vista la situazione, anche uno scambio di mail andrà bene).
Qualche consiglio di lettura…
La meccanica del cuore, Mathias Malzieu, per leggere di amori surreali, dolci e delicati;
Il bacio più breve della storia, Mathias Malzieu, per un romanticismo comico, leggero e raffinato;
Lo strano viaggio di un oggetto smarrito, Salvatore Basile, per una storia fuori dalle righe;
La tua seconda vita comincia quando capisci di averne una sola, Raphaelle Giordano, un romanzo sull’arte di (re)imparare a vivere!
A.A.A. Idee per bambini cercasi
Chi, forse, in questo periodo è maggiormente messo alla prova sono loro: i bambini; queste belle giornate di sole e queste vacanze inaspettate dalla scuola sono una tentazione per giovani e giovanissimi che, in barba a tutte le raccomandazioni, vorrebbero solamente uscire per godere di questa bella stagione.
Le nuove tecnologie sono un’ottima baby sitter: gratuite e instancabili, se impostate a dovere possono intrattenere i piccoli di casa per ore, lasciando agli adulti il tempo per dedicarsi al lavoro e alle mille incombenze del quotidiano.
Non è necessario il parere di un esperto per capire che questa non è la migliore delle soluzioni: che fare allora?
Una casa può diventare, con il giusto lavoro di fantasia, un parco giochi non meno accattivante di quelli a cui è abituato.
Anche in questo caso, la letteratura può aiutarci a creare passatempi che, se ben progettati, intratterrano i vostri figli per ore, se non addirittura giorni!
Prendendo esempio dalle sorelle March (protagoniste di Piccole Donne), potreste coinvolgere i vostri figli in piccole rappresentazioni teatrali che, condizione sine qua non, dovranno essere eseguite seriamente: con copioni, prove tecniche, qualche costume (semplice come una sciarpa rossa avvolta intorno al capo per fare un bel cappuccetto rosso) e spettacolo finale prima o dopo cena.
Prendere una favola o un racconto e trasformarlo in una piccola piece teatrale è un ottimo esercizio di socializzazione, stimola la fantasia dei bambini e allo stesso tempo accresce il loro senso di responsabilità e la loro propensione a collaborare per uno scopo comune.
Un’altro modo per stuzzicare la loro immaginazione è inventare una sorta di gioco di ruolo ed incentivarli a pensare alla loro casa come ad un’ambientazione fantastica, assegnando ad ognuno un ruolo che dovranno seguire fedelmente per non rompere la magia e ritrasformare il salotto in quello di sempre.
Anche questo si rivelerà un valido esercizio per la creatività, e darà ai genitori la possibilità di spiegare, attraverso l’utilizzo di metafore, ai loro piccoli quello che sta succedendo senza spaventarli.
Una casa, trasformata per un giorno in un galeone dei pirati, può affrontare tempeste di vario tipo: atmosferiche e non.
E per chi non ha più voglia di ascoltare le favole o di giocare ai pirati?
Non tutti i bambini hanno voglia di vivere in un mondo incantato fatto di cavalieri e draghi, maghi e unicorni; ma anche per loro abbiamo qualche idea.
L’insidia maggiore è, ancora una volta, rappresentata dalla tecnologia: una presenza tanto utile quanto invadente, che strappa giovani ed adolescenti dalla realtà e li “disconnette” da loro stessi e dalla realtà che li circonda.
L’esercizio del diario è, anche per loro, una valida alternativa alle onnipresenti chat: la batteria del telefono si prenderà un po’ di vacanza e la capacità di scrittura dei vostri ragazzi né gioverà con grande piacere dei loro professori di italiano.
Qualche consiglio di lettura…
Il cavaliere dei draghi, Cornelia Funke, una storia fantasy tutta per bambini e ragazzi molto giovani;
Le fiabe di Beda il Bardo, Di J.K. Rowling, ottimo se si è già finita l’intera saga di Harry Potter!
Noi siamo tempesta, di Michela Murgia, Un libro sull’arte di stare insieme e sulla forza delle persone. Ottimo per far capire loro anche l’utilità di stare a casa: chissà che anche #iostoacasa un giorno non sia tra le pagine di una raccolta simile!
Vorremmo essere accanto ad ognuno di voi lettori, stringervi e farvi sentire il nostro supporto e la nostra amicizi.
Purtroppo non possiamo, ma non sarà questo a fermarci.
Nel nostro piccolo speriamo di avervi dato qualche idea utile e, se così non fosse, di avervi almeno strappato un sorriso.
Ovunque voi siate, non siete soli, ce la faremo!
*Lo staff
