CORAGGIO!
Autore: Gabriele Romagnoli
Casa Editrice: Feltrinelli
Anno: 2016
.:SINOSSI:.
In principio c’era don Abbondio con il suo “Il coraggio, uno non se lo può dare”. Un grande personaggio illuminato nella sua neghittosa rinuncia a scegliere il bene. Gabriele Romagnoli percorre le strade del coraggio a partire dal senso caldo dell’esortazione che spesso abbiamo conosciuto nella vita: il coraggio che, da piccoli, ci sprona a camminare, pedalare, pattinare, quello che ci invita a non avere paura, o ad alzare la testa. Non si parla in questo libro del coraggio che fa di un uomo un guerriero armato o un cieco cercatore di morte (inferta o subita). Qui si parla del coraggio che la Francia del premio Carnegie dedicava “agli eroi della civiltà”. Fra questi “eroi”, un Antonio Sacco che nel 1936 compie il suo atto di coraggio e poi è dimenticato. Per Romagnoli, “Sacco A.” diventa un’ossessione e solo in chiusura scopriamo con lui, anzi grazie a lui, le gesta di cui fu protagonista. Ma prima di arrivare a quel giorno del 1936, Romagnoli stila un suo personale catalogo di uomini coraggiosi, come Éric Abidal, il calciatore che vince la Champions League pochi mesi dopo la diagnosi di un tumore; il capitano Rowan, incaricato di portare un messaggio al capo dei ribelli nel mezzo della giungla cubana; il senatore Ross, che col suo voto salva la presidenza degli Stati Uniti; o perfino un personaggio letterario come Stoner, e il suo no che finisce con il segnare una vita e una carriera. Romagnoli ci accompagna in questa strada dandoci del tu, ci vuole a fianco, perché tutti si possa riconoscere l’umiltà e la bellezza di un coraggio che fa della vita una vita giusta. Dopo Solo bagaglio a mano, un altro necessario esercizio di filosofia dell’esistenza.
.:IL NOSTRO GIUDIZIO:.
Questo libro è stato davvero di grande ispirazione per me. Romagnoli è un giornalista ma in questo brevissimo libro si rende autore di grande talento.
Non ha alcuna difficoltà a creare una buona trama, che ha inizio da un episodio personale, e a svilupparla tramite racconti di diversi episodi.
E’ molto bravo a creare descrizioni efficaci e capaci di stimolare l’immaginazione del lettore: a volte, durante la lettura, si ha la sensazione di essere stati presenti ad un determinato evento.
Il leitmotif di questo libro non è difficile da individuare: il titolo lo esprime gran voce accompagnandolo ad un punto esclamativo.
Coraggio!
Una parola semplice che tutti noi usiamo quotidianamente e il cui significato dalle mille sfaccettature è analizzato per filo e per segno da questo capace giornalista. Si comincia analizzando proprio le notizie recenti riportate dal giornale: notizie che parlano di morte, sciagura e, soprattutto, di paura. Sembrano tralasciare quasi volutamente gli aspetti positivi, i piccoli esempi di coraggio che accompagnano sempre una disgrazia.
Romagnoli ci fa una carrellata di esempi di coraggio quotidiano presentandoci eroi di cui probabilmente non abbiamo mai neanche sentito parlare: ci racconta le loro vicende e ci mostra come, fino ad un secondo prima di compiere il gesto coraggioso, fossero esattamente come noi.
Il senso del romanzo? Darci speranza, credo. Farci vedere che siamo noi i primi a poter cambiare le cose, che non serve essere speciali per fare qualcosa di grande o di buono.
Io a questo brevissimo romanzo do un voto di 9/10. Mi è parso che il finale, naturalmente incentrato sulla vicenda personale dell’autore, fosse troppo affrettato. Immagino la causa sia la privacy, ma ammetto che avrei voluto conoscere di più.
E’ un libro semi-filosofico, lo consiglio a chi ama scavare nell’animo umano.
*Volpe