LA SPADA DEL DESTINO
Autore: Andrzej Sapkowski
Casa editrice: Nord
Data di pubblicazione: 1992
.: SINOSSI :.
Un’altra storia fantasy firmata dallo scrittore polacco Andrzej Sapkowski, che, dopo “Il guardiano degli innocenti”, con “La spada del destino” torna a narrarci le gesta di Geralt di Rivia. Il protagonista è uno strigo, un mercenario che viene assoldato per assassinare i mostri che tormentano la popolazione. È uno dei più abili cacciatori di creature malvagie, con capacità fisiche sovrumane e incredibili riflessi. Lui è l’unico in grado di fronteggiare un basilisco, sconfiggere un’intera orda inferocita di goblin o consegnare missive urgenti alla regina delle Driadi, popolo di guerriere che abitano i boschi e che uccidono tutti coloro che sono così sconsiderati da avventurarsi all’interno del loro territorio. Geralt tuttavia ha anche un cuore. I soldi non bastano a fargli compiere qualsiasi tipo di omicidio o atrocità, ma segue un preciso codice di condotta. E quando si troverà alla corte del re Niedamir dovrà fare una scelta. Il compito che il re affida a lui e ad altri cacciatori di mostri è quello di sconfiggere un pericoloso drago grigio, un essere che per il codice cavalleresco degli strighi è intoccabile. La scoperta che il re ha convocato per il medesimo scopo anche la maga Yennefer, l’unica donna che lui abbia mai amato, lo pone di fronte a una scelta dolorosa: schierarsi dalla parte della sua amata e infrange e il codice, o difendere il drago, perdendo per sempre Yennefer. Con La spada del destino, Andrzej Sapkowski ci fa viaggiare con la fantasia nel mondo da lui creato.
.: IL NOSTRO GIUDIZIO :.
Alla fine di questo romanzo, si può dire che abbia inizio la storia vera e propria.
Leggendo i primi due romanzi della saga dello Strigo, il lettore sarà accompagnato dall’autore a conoscere i protagonisti e il contesto storico tramite piccoli racconti tutti collegati tra loro. Potremmo quasi definire questi due libri un enorme incipit!
Ci si affeziona in fretta ai suoi personaggi così particolari e comunque così umani, si sorride con i suoi geniali richiami a qualcosa di conosciuto e si provano incredibili emozioni a seguire Geralt di Rivia nelle sue innumerevoli avventure.
I combattimenti da lui descritti sono assolutamente coreografici e si può vede ogni singolo movimento così come lo vedrebbe chi assiste: ci si trova coinvolti dalla scrittura semplice e splendida dell’autore.
Le sue descrizioni rapiscono il lettore così come il ritmo della narrazione: lento e tranquillo quando il nostro protagonista non ha fretta; allungato fino all’inverosimile quando la paura prende lo stomaco e stringe il cuore di Geralt; rapido qualora la situazione lo richieda. Insomma, si riesce perfettamente a sentire la narrazione.
Per quanto mi riguarda in questo romanzo c’è tutto quello che serve: avventura, azione, qualche piccolo momento simpatico e anche una storia d’amore non esagerata ma che da il giusto spessore al personaggio principale.
Ho adorato i nuovi personaggi inseriti nella trama i quali risultano essere ben delineati, simpatici e realistici.
Ho apprezzato in particolar modo gli ultimi capitoli de La spada del destino in cui mi è sembrato venisse finalmente tirato il filo che cuciva insieme tutta la trama: che dire? Non vedo l’ora di continuare!
Non posso non dare a questo romanzo, che personalmente amo molto, un bel 9/10. Consiglierei la lettura di questo libro agli amanti del fantasy e che non sono facilmente impressionabili: alcune descrizioni di scene un po’ cruente sono molto vivide.
*Volpe