Tutti i lettori sono destinati ad incontrare qualcuno che, tra una battuta e l’altra, gli confida di non essere un amante dei libri e di preferire altri passatempi a una buona lettura.
Per un lettore accanito una simile confessione equivale ad un peccato mortale, a un tradimento o a un’offesa personale. Nel migliore dei casi il non-lettore riuscirà a cavarsela con uno sguardo indignato ed un sorriso imbarazzato, ma, se ha avuto la sfortuna di incontrare un lettore permaloso, allora la sua condanna è segnata.
Questo articolo è per i non-lettori o per coloro che, incuriositi dal loro amico topo di biblioteca, vorrebbero prendere in mano un libro ma non sanno da dove iniziare.
Leggere non è un passatempo per tutti (a meno che non siate musulmani: in questo caso nessuno vi salverà dalla lettura del Corano): esattamente come il disegno, il giardinaggio, il fai da te e lo sport non tutti sono portati a questa attività che, per quanto gratificante, richiede tempo, energie e denaro al pari di qualsiasi altro hobby.
La qualità è da preferire alla quantità: uno dei problemi che maggiormente scoraggia i non-lettori e gli aspiranti lettori è la mancanza di tempo e la conseguente impossibilità di dedicarsi a letture impegnative o particolarmente lunghe. A questo disagio si aggiunge quello creato dai topi da biblioteca, che ad ogni occasione non mancano di sfoggiare la lunga lista di titoli che hanno letto per poi sciorinare gli altrettanti libri che attendono sullo scaffale il loro turno.
La lettura non è una gara né la si può considerare una raccolta di titoli di cui fregiarsi. La qualità di un libro è di gran lunga preferibile alla quantità su cui molti “estimati lettori” puntano.
Per restare in tema, sfatiamo un altro mito: i lettori “professionisti” non hanno una giornata da 48 ore né delle espansioni che gli permettono di lavorare/studiare e leggere mantenendo una buona salute fisica e mentale.
Ogni libro ha la sua stagione ed ogni stagione ha i suoi libri: come studentessa mi è capitato diverse volte, soprattutto in prossimità degli esami, di essere costretta ad abbandonare il tomo che avevo sul comodino da mesi e di ripiegare su un libro più breve e meno impegnativo, lasciando all’estate o al periodo delle vacanze i romanzi più corposi.
La vista di un romanzo da 800 o più pagine può scoraggiare un lettore che, malgrado il lavoro e gli altri impegni, cerca faticosamente di ritagliarsi del tempo per portare avanti le proprie letture e può spaventare un non-lettore o un lettore alle prime pagine che, armato di buona volontà, potrebbe finire per imbarcarsi in un’impresa troppo grande per lui, resa ancor più difficile dall’effettiva mancanza di tempo.
Un non-lettore deve rispettare i propri tempi, prendersi la libertà di piluccare qualche pagina alla settimana, prima di diventare un divoratore di capitoli, e avvicinarsi al romanzo che intende leggere con le tempistiche che trova più adatte al suo stile di vita.
Arrivati a questo punto e presa coscienza di queste considerazioni, l’aspirante topo di biblioteca può tirare un meritato sospiro di sollievo e cominciare a guardare con meno sospetto e paura ai volumi che lo fissano dalla libreria di famiglia o gli ammicca ambiguo alla luce della lampada sul comodino.
Ovviamente in questa breve guida per non-lettori si è solamente grattata la superficie e si è affrontato il problema in modo spiritoso, senza addentrarsi su domande più concrete e che, nella maggior parte dei casi, sono il vero motivo che scoraggia un neofita ad avvicinarsi con costanza alla lettura.
La scelta di un romanzo, i consigli letterari e altre questioni saranno affrontate in un momento successivo, in cui cercheremo di rispondere alle domande che ci avete posto o che potete inviarci commentando questo articolo o inviando un messaggio alla nostra pagina Arcadia, lo scaffale sulla Laguna. Ogni contributo è importante, per cui non abbiate paura di esprimere i vostri dubbi!
*Jo