In memoria delle vittime della violenza dei partigiani di Tito.
Il sangue dell’uomo non ha colore né bandiera politica e quando viene versato è un crimine che macchia l’umanità intera.
Il ricordo non cancella la colpa, ma esercita all’attenzione: ci sensibilizza verso i drammi del nostro tempo, chiedendoci, anzi, pretendendo un trattamento umano per coloro che, per sfuggire dagli orrori della guerra e della persecuzione, sono costretti a lasciare la loro terra natale.
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