IL GUARDIANO DEGLI INNOCENTI
Autore: Andrzej Sapkowski
Anno di pubblicazione: 1993 (Polacca; 2010 Italiana)
Casa Editrice: Nord
.:SINOSSI:.
Geralt è uno strigo, un individuo più forte e resistente di qualsiasi essere umano, e si guadagna da vivere uccidendo quelle creature che sgomentano anche i più audaci: demoni, orchi, elfi malvagi… Strappato alla sua famiglia quand’era soltanto un bambino, Geralt è stato sottoposto a un durissimo addestramento, durante il quale gli sono state somministrate erbe e pozioni che lo hanno mutato profondamente. Non esiste guerriero capace di batterlo e le stesse persone che lo assoldano hanno paura di lui. Lo considerano un male necessario, un mercenario da pagare per i suoi servigi e di cui sbarazzarsi il più in fretta possibile. Anche Geralt, però, ha imparato a non fidarsi degli uomini: molti di loro nascondono decisioni spietate sotto la menzogna del bene comune o diffondono ignobili superstizioni per giustificare i loro misfatti. Spesso si rivelano peggiori dei mostri ai quali lui dà la caccia. Proprio come i cavalieri che adesso sono sulle sue tracce: hanno scoperto che Geralt è gravemente ferito e non vogliono perdere l’occasione di eliminarlo una volta per tutte.
.: IL NOSTRO GIUDIZIO :.
Avevo ottime aspettative che, fortunatamente, sono state ampiamente attese.
Si tratta di un bel libro di avventura che ha come base della trama i ricordi del protagonista. La genialità dell’autore, secondo me, è aver reso questi ricordi delle mini-quest che vanno a rimpolpare la trama generale presentata in questo volume in modo vago, diciamo pure che la accenna appena appena.
Le descrizioni sono ben scritte sia quando si tratta della descrizione dei moltissimi combattimenti sia quando si tratta dell’ambiente circostante. Gli stili sono molto diversi da una parte all’altra, nel primo caso infatti c’è concitazione, nel secondo una calma e una dolcezza che non ci si aspetterebbe leggendo la parte precedente.
Il personaggio è un ottimo personaggio: temevo di trovarmi davanti ad un Gary Stue e invece si è rivelato molto umano sia nei sentimenti e nelle emozioni sia nelle azioni. La sua psicologia è complicata ma non ci viene mostrata come qualcosa di inaccessibile, ci da soltanto il giusto interesse per continuare a leggere.
Il mio voto è 10/10, lo consiglio a tutti gli amanti del genere fantasy e avventuroso. Lo sconsiglio a chi preferisce letture in cui sangue e violenza non sono presenti, è vero che non sono una costante del libro che, anzi, alterna a questi momenti punte di ironia e comicità, ma i lettori sensibili potrebbero restare colpiti.
*Volpe