E SE FOSSE DESTINO
Autore: Barbara Graneris
Casa editrice: Streetlib
.:SINOSSI:.
Greta fa la commessa nel negozio della sua migliore amica ed ha un’irrefrenabile passione per i dolci. Seria e responsabile, ha deciso di mettere da parte se stessa per occuparsi della sua famiglia.
Davide è una giovane promessa del calcio. Forte e determinato, sa che il pallone è il suo grande amore e che è ad un solo passo dal realizzare il sogno della sua vita.
Ma cosa succede quando il destino decide di farli scontrare?
Greta dovrà combattere prima di tutto contro se stessa per riuscire a lasciarsi andare tra le braccia del bel calciatore. E quando finalmente capiscono di non poter fare a meno l’uno dell’altra, la vita è pronta a metterli in difficoltà. Sogni e amore non sempre possono coesistere.
Riusciranno a superare gli ostacoli o saranno costretti a dirsi addio?
Perché quando è il destino a decidere per te, non ti lascia scelta. Devi assecondarlo.
.:IL NOSTRO GIUDIZIO:.
Per iniziare vorrei dire una cosa importante: nessuno, nel nostro staff, è amante del genere rosa; probabilmente non eravamo il pubblico più adatto e per questo motivo il mio giudizio toccherà poco e niente la trama in sé del libro, per concentrarsi invece sullo stile.
L’autrice di questo libro ha un grande dono ed è quello di saper fare ottime descrizioni di ambiente, naturali e di partite di calcio: i punti in cui si dedicava a lunghe parti in cui i protagonisti non interagivano tra loro ma con l’ambiente circostante sono state le mie preferite e in certi punti ho quasi potuto assaporare qualche dolcetto preparato dalla nostra protagonista e corso accanto al nostro caro Davide.
Purtroppo, queste ottime parti sono state intervallate da cadute di stile in cui regnavano veri e propri “Cliché cinematografici”, a mio parere totalmente inutili nella narrazione di un romanzo, specie perché l’autrice si è dimostrata capace di sviluppare frasi e situazione belle quando si è allontanata da questi cliché. Il fatto che la ragazza si senta oppressa da delle responsabilità che nessuno le ha dato è fin troppo ridondante; la parola “Destino” è ripetuta talmente spesso, anche nell’arco di pochissime righe, da perdere quasi completamente senso e diventare un mero strumento per avvicinarsi al titolo del romanzo.
Ho trovato lievemente fastidioso riuscire a prevedere quasi completamente alcune delle azioni dei protagonisti (che qui non posso elencare per motivi di spoiler): in particolare la giornata del compleanno di Greta è stata, per me, un concentrato di situazioni prevedibili, ma non per un mio vissuto personale o perché sono comuni, ma proprio perché si trattava di luoghi comuni spesso presentati nel cinema americano.
Come ho detto all’inizio, non conosco a pieno il genere, non ho molto con cui confrontarla e queste cose che io ho trovato strane possono essere benissimo necessarie proprio a rendere il romanzo un ottimo pezzo del genere rosa.
Io, di certo, non ero il pubblico adatto per questa autrice, ma questo non significa che il libro non sia valido o non possa piacere: io gli darei un 7/10.
Lo consiglierei a qualcuno che ha certo più dimestichezza con questo tipo di letture, che ama le storie d’amore travagliate ma non troppo, con simpatici intermezzi dal retrogusto comico (come la tenera gelosia di Leo, l’ex compagno di squadra di Davide, uno dei miei personaggi preferiti in assoluto), e, chissà, magari anche un bel lietofine!
*Volpe
Rispondi