Ci sono, al mondo, alcune piccole meraviglie di cui non si conosce l’esistenza fino a quando non ci si imbatte di persona, un po’ come il Carro Armato letterario di cui vi abbiamo già parlato.
Oggi vorrei parlarvi di un’altra di queste piccole chicche che, da quasi due anni, perlustra indisturbata le strade di Catania.
L’Autobooks.
Si tratta di un veccho autobus ecologico dell’ATM, azienda di trasporto persone, ormai in disuso da parecchi anni che, però, grazie a una brillante intuizione dell’assessore al Sapere e alla Bellezza Condivisa Catanese di allora, non ha seguito il normale iter di rottamazione ma, al contrario, è stato trasformato in una meravigliosa biblioteca itinerante.
L’autobus è stato del tutto svuotato per far spazio agli scaffali in cui sono ordinatamete riposti i libri, è stato riverniciato e sistemato per essere agibile come piccola libreria. Sebbene non vi siano più posti a sedere, è possibile consultare tutti i libri che si desidera, sfogliarli e anche leggerli sul posto per farsi un’idea.
Non si possono comperare i libri che l’Autobooks trasporta, tuttavia si può fare qualcosa di meglio: l’Autobooks, infatti, è un mezzo innovativo per promuovere il BookSharing.
Se si desidera portare via con sé uno di quei libri, è bene sostituirlo con un altro, possibilmente in buone condizioni così che altri ne possano usufruire.
Trovo sia un modo particolarmente intelligente anche per promuovere la lettura: presentare un mezzo simile, infatti, la può rendere divertente agli occhi di chi, magari, ha sempre vissuto il leggere un libro come un obbligo scolastico. Per di più, l’apparenza moderna dell’autobus può trasmettere anche l’idea di qualcosa alla moda e quindi invogliare più facilmente quei giovani lettori che se ne sono tenuti alla larga per le loro motivazioni più o meno lecite.
Per chi, in questo periodo, ha in programma una gita a Catania ed ama i libri, credo sia una tappa piuttosto simpatica.
Attenzione però! Non lo troverete mai due volte nello stesso posto!
*Volpe
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