
Autore: Pedro Chagas Freitas
Casa editrice: Garzanti Libri
Anno: 2014
. : SINOSSI : .
Il locale è affollato e rumoroso. L’uomo è seduto vicino alla finestra e guarda il cielo grigio, annoiato come ogni lunedì mattina.
Improvvisamente si volta e lei è lì, di fronte a lui. Gli occhi carichi di stupore e l’imbarazzo tradito dal tremito delle dita che afferrano la borsa. Sono passati anni dall’ultima volta che l’ha vista, il giorno in cui l’ha lasciata. Senza una spiegazione, senza un perché, se n’è andato spezzandole il cuore. Da allora, lei si è rifatta una vita, e anche lui. Eppure solo ora si rende conto di non avere smesso di amarla neanche per un secondo. Per questo, quando lei cerca di fuggire da lui, troppo sconvolta dalle emozioni che la scuotono, l’uomo decide di fermarla.
E nel loro abbraccio, in mezzo ai passanti, prometterle di tentare, agire, cadere, sbagliare di nuovo. Amarla. Davvero e per sempre. Questa sembrerebbe la fine, ma non è che l’inizio della loro storia. Perché ogni loro gesto, ogni lettera che si scrivono, ogni persona che incontrano, ha un universo da raccontare. E l’amore è il filo rosso che lega tutto.
Quante volte ci siamo chiesti com’era l’amore da cui siamo nati? Come si è sentito nostro padre la prima volta che ci ha tenuto in braccio? L’emozione più grande è quella di ritrovare quello che si è perso e amarlo di nuovo, come se fosse la prima volta.
. : Il nostro giudizio : .
Non l’ho finito.
Era da tempo che non riuscivo a finire un libro e ogni volta provo un misto di sconfitta e pentimento nell’abbandonarlo incompiuto.
La scrittura di Freitas è molto poetica, ma forse a lungo andare questo stile, che non traccia una trama lineare e precisa e risulta un caleidoscopio di emozioni ed immagini, stanca rendendo questo romanzo uno di quelli che si devono leggere poco a poco, quasi sorseggiati come un bicchiere di tè freddo in una torrida giornata di agosto.
Il voto che mi sento di dargli è 6/10, una valutazione che premia unicamente uno stile senza dubbio originale e poetico a scapito, come ho già detto, di una trama inesistente e labile.
*Jo
Ho appena scritto la recensione di questo libro sul blog, e alla fine anche io come te non ho terminato il libro! Abbiamo scritto più o meno le stesse cose, soprattutto per la parte iniziale del commento :’) Son contento di non essere l’unico allora!
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Sono felice di non essere la sola ad aver “screditato” quello che a furor di popolo è stato acclamato come un successo senza eguali.
Da una parte mi dispiace sempre abbandonare la lettura di un libro, ma credo che quello di Freitas funzioni meglio come raccolta di poesie che come romanzo.
Il ritmo è troppo irregolare e lontano da quello canonico e funziona meglio come raccolta poetica che, per ovvi motivi, ha tempi e ritmi completamente diversi in gradi di far assaporare meglio al lettore le parole e i messaggi nascosti tra i versi.
*Annrose
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Si sono d’accordo con te. Non hai la possibilità di percepire neanche la trama, proprio perché è tutto spezzettato. Dispiace anche a me, purtroppo non tutto può piacere. Apprezzo la sua poesia, ma è tutto qui.
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